Agli
uffici dell'unità sanitaria locale. (19-136)
Mi
sono recato ieri pomeriggio alla mia Usl, per fissare un esame
ecografico. Solo cinque persone erano in coda: tutti anziani.
L'impiegata era paziente e cercava di venir incontro a ognuno. Per
tutti si trattava dello stesso problema: un esame da fare, per il
quale non vi era posto entro breve tempo, oppure se vi era
disponibilità era necessario spostarsi in provincia.
Ho
riflettuto.
È
possibile che noi anziani dipendiamo da esami su esami? Analisi,
visite specialistiche, ecografie, tac, risonanze ...
Verrebbe
da dirsi: ma non vuoi rassegnarti che ormai sei alla fine?
È
avvilente quanto siamo medicalizzati noi anziani e da quanti farmaci
dipendiamo. Ho il dubbio che tutto ciò non migliori le cose, ma
semplicemente accompagni la malattia.
Non
ritorno sulla mia idea che vecchiaia e malattia non sono sorelle.
Anche se vedendo chi frequenta le Usl verrebbe da pensare il
contrario.
Mi
viene da pensare: non basterebbe un bravo medico che individuasse il
problema e cercasse di superarlo, modificando lo stile di vita
dell'anziano?
Finalmente
è arrivato il mio turno e mi hanno fissato una data per l'ecografia.
Evviva era la quarta volta che tentavo!
Predico
bene, ma razzolo male!
(Indici
dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41.
Dal 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del
bimestre appena concluso.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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