Ne
vale la pena? (19-102)
Con
queste parole finivo una pagina di diario di qualche tempo fa: vedi
pag. 19-088.
Si
riferivano a una riflessione sorta dopo una visita dal mio geriatra,
che mi aveva caricato di compiti da fare, di integratori, di
cambiamenti di dieta.
Riflettevo
così: da vecchi, per continuare a restare in vita, bisogna spendere
una quota significativa di tempo per prolungare la vita. Mi chiedevo:
che senso ha spendere vita per guadagnare anni? Cioè, spendere
tempo per rosicchiare tempo?
Ne
vale la pena se il tempo guadagnato è maggiore del tempo impiegato
per racimolare altro tempo di vita. Detto in altro modo: se tutto il
tempo di vita in più lo passo a far cose per avere vita in più, no,
non ne vale la pena.
Resta
il fatto che bisogna impegnarsi molto nell'adottare uno stile di vita
consono a un'esistenza prolungata, come quella delle ultime due o tre
generazioni umane.
È
il prezzo da pagare per essere usciti dall'alveo dell'evoluzione dai
primati nostri cugini, che vivono circa 40 anni (come vivevano gli
esseri umani fino a un secolo fa o poco più).
Con
la cultura (le conoscenze, la scienza, la medicina) abbiamo modificato la natura,
ma un prezzo lo dobbiamo pagare.
Vuoi
vivere di più?
Devi
impegnarti a fondo, non ti viene regalato.
C'è bisogno di una serie di sussidi: integratori, maggior movimento, dieta più adatta.
C'è bisogno di una serie di sussidi: integratori, maggior movimento, dieta più adatta.
(Indici
dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41.
Dal 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del
bimestre appena concluso.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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