14 settembre 2019

Ne vale la pena? (19-102)

Ne vale la pena? (19-102)
Con queste parole finivo una pagina di diario di qualche tempo fa: vedi pag. 19-088.
Si riferivano a una riflessione sorta dopo una visita dal mio geriatra, che mi aveva caricato di compiti da fare, di integratori, di cambiamenti di dieta.
Riflettevo così: da vecchi, per continuare a restare in vita, bisogna spendere una quota significativa di tempo per prolungare la vita. Mi chiedevo: che senso ha spendere vita per guadagnare anni? Cioè, spendere tempo per rosicchiare tempo?
Ne vale la pena se il tempo guadagnato è maggiore del tempo impiegato per racimolare altro tempo di vita. Detto in altro modo: se tutto il tempo di vita in più lo passo a far cose per avere vita in più, no, non ne vale la pena.


Resta il fatto che bisogna impegnarsi molto nell'adottare uno stile di vita consono a un'esistenza prolungata, come quella delle ultime due o tre generazioni umane.
È il prezzo da pagare per essere usciti dall'alveo dell'evoluzione dai primati nostri cugini, che vivono circa 40 anni (come vivevano gli esseri umani fino a un secolo fa o poco più).
Con la cultura (le conoscenze, la scienza, la medicina) abbiamo modificato la natura, ma un prezzo lo dobbiamo pagare.
Vuoi vivere di più?
Devi impegnarti a fondo, non ti viene regalato.
C'è bisogno di una serie di sussidi: integratori, maggior movimento, dieta più adatta.


(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del bimestre appena concluso.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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