Ri-pubblicazione.
(19-096)
Scrivo
nuovamente una pagina di 5 anni fa: perchè è significativa e perchè
5 anni fa non è stata letta da nessuno. Riguarda la lunghezza della
vita.
Lunghezze.
(14-116)
Quando
arrivi a sessant'anni, ti spaventa la fine della vita ormai prossima.
Errore.
La
fine della vita non è affatto prossima.
Certo,
ti può capitare una malattia grave e puoi morirne. Ma non è detto.
Allora il tempo che ti resta è ancora molto.
È
oggettivamente molto.
Ciò
che ci fa vivere male la cosa è che quel tempo (insisto a dirlo,
lungo) è l'ultimo.
Perciò
alcuni, forse la maggior parte, non se lo vivono in pienezza, perchè
lo guardano attraverso il filtro della sua ultimità. Siccome
è l'ultimo, si perde la cognizione della sua lunghezza. Ci si
concentra sul fatto che, dopo, c'è la fine.
Se
invece ci si scorda che è l'ultimo, si vive una nuova lunga fase
della propria vita, uguale, nè più nè meno, agli ultimi vent'anni
che si sono appena vissuti.
Se
si riflette un poco, i nostri ultimi vent'anni, sono un tempo denso
di avvenimenti, di fasi diverse, molto lungo.
Ecco,
quello che ci aspetta è un tempo simile. Di una densità simile.
Di
una lunghezza simile.
(Indici
dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41.
Dal 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del
bimestre appena concluso.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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