Ennesima
riprova. (19-066)
I
vecchi diventano più fragili dal punto di vista psicologico. L'ho scoperto sulla mia pelle alcuni anni fa. La debolezza psichica è uno
dei segni della vecchiaia (o almeno di alcuni vecchi).
Ho
venduto la casa di famiglia circa un anno fa. Ora sto acquistando una
casa più piccola, da affittare e così integrare la mia pensione,
piuttosto bassa.
I
rapporti con le agenzie immobiliari, le trattative con i proprietari,
le numerose visite ad abitazioni varie, mi hanno stancato. Le
difficoltà dell'operazione di acquisto hanno messo alla prova la mia
tenuta psichica. Ho scoperto ancora una volta che sono carente dal
punto di vista dell'emotività.
L'emotività
è sempre stata il mio tallone d'Achille: ma vedo che ora, che sono
vecchio, sono peggiorato. Gestisco male paure e timori; mi spaventa
la possibilità di essere ingannato, truffato, o anche semplicemente
di non riuscire a concludere un affare in modo (almeno) equo.
Non
è sempre stato così.
Ricordo
che più di dieci anni fa sono riuscito a condurre in porto in modo
più che passabile la trattativa per l'affitto della mia azienda, che
era sull'orlo del fallimento: è stato molto stancante, ma ho tenuto
il punto fino alla conclusione positiva.
Ora
ho settantatre anni. Le capacità sono decisamente calate.
Un
insegnamento: quando si giunge alla vecchiaia, meglio sbrigarsi a
concludere imprese onerose. Più passa il tempo, meno si riesce a
gestire situazioni complesse.
L'ideale
sarebbe giungere alle soglie della vecchiaia avendo già sistemato
tutto.
(Indici
dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41.
Dal 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del
bimestre appena concluso.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Nessun commento:
Posta un commento