Camminare?
Funziona! (19-069)
Un
paio di mesi fa sono stato dal mio geriatra per una visita di
controllo. In quell'occasione il medico mi trovò carente di massa
magra. "Hai perso massa muscolare" mi disse. Mi prescrisse
soltanto di muovermi di più: non lentamente però, bensì con
camminata veloce "fino a sudare", aggiunse. E per un tempo
settimanale di due ore e mezzo al minimo.
Nonostante
qualche contrattempo sono riuscito a mantenere il ritmo dei 150
minuti settimanali (non di più, però), per una decina di settimane,
dedicando questo tempo a specifiche camminate, ma anche cercando di
trasformare semplici trasferimenti in quartiere in marcia veloce.
Non
sono ancora tornato dal medico per rifare gli esami impedenzometrici,
ma la sensazione soggettiva è che stia meglio fisicamente. Per
esempio scendendo le scale col cane in braccio non mi sono più
capitati episodi di leggera incertezza, di mancato pieno controllo
del mio corpo, come qualche mese fa.
Tutto
ciò è ovvio.
Il
genere homo e quindi anche homo sapiens ha una conformazione adatta
al movimento, più di scimpanzè e gorilla. Studi paleontologici
hanno rivelato che i nostri progenitori si muovevavo per circa 9-14
km al giorno. Molto lontani dal movimento dei carnivori (come i lupi
che possono arrivare fino a 140 km al dì), ma molto di più di
quanto ci si muove nella società moderna occidentale. La
raccomandazione del geriatra a camminare è un invito a
riappropriarsi dell'attitudine ancestrale dell'essere umano a
percorrere giornalmente un certo numero di chilometri a piedi.
Con
la prescrizione del mio medico non arrivo a 5-6 km al dì,
ciononostante il movimento che mi impongo settimanalmente è sufficiente a mostrare
differenze.
In
meglio.
(Indici
dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41.
Dal 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del
bimestre appena concluso.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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