25 maggio 2019

Morte (19-060)

Morte. (19-060)
Alcuni giorni fa ho scritto di come il pensiero della morte non mi sfiori ancora, nonostante il decesso di una coetanea (vedi 19-056 e -57) e nonostante abbia una speranza di vita di meno di dieci anni. 
Ne ho parlato col mio amico, lamentando il fatto che la coscienza della morte stenti a entrare nella mia vita. Lui ha ribaltato le mie considerazioni, valutandole anzi un'ottima cosa: 
"Ti permette di vivere meglio anche gli ultimi anni di vita!" ha sostenuto.
Mi torna in mente l'ottimo libro di U. Curi Via di qua. A partire dal titolo, appunto, via di qua.
È tutto ciò che possiamo dire.
Alla fine della vita andremo via di qua. Il dove è inconoscibile.
Non ricordo più dove ho letto un altro pensiero (forse ancora in Curi): tutto quel che possiamo dire della vita è che finisce con la morte. Non possiamo sapere se dopo c'è o non c'è un altro luogo in cui stare.
Non è un problema di fiducia o pessimismo.
È radicalmente impossibile saperlo.

(Mi torna in mente anche una frase dell'attrice Anna Marchesini, defunta l'anno scorso: era così curiosa della vita che era curiosa anche della morte)


(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del bimestre appena concluso.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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