20 maggio 2019

Il Manifesto "Cibo per la Salute" (Food for Health) (19-059)

Il Manifesto "Cibo per la Salute" (Food for Health). (19-059)
Mi occupo di cibo e agricoltura da quasi cinquant'anni. Prima per interesse culturale, poi negli ultimi 10 anni, per motivi di salute. Leggo molto, non in modo sistematico, ma cogliendo gli stimoli che trovo in libreria o nella rete.
Ho sempre pensato che la scelta del cibo fosse una questione individuale, privata e che se uno sceglieva cibo sbagliato, ciò fosse dovuto a una scarsa conoscenza. Finchè mi sono imbattuto in alcuni libri:  In Difesa del Cibo, Siete Pazzi a Mangiarlo, I Padroni del Cibo, I Signori del Cibo. Soprattutto quest'ultimo (di Stefano Liberti) ha cominciato a spostare il mio interesse dalle questioni nutrizionali alla produzione industriale. Sempre più mi sono convinto che la manipolazione del cibo che viene fatta da grandi organizzazioni multinazionali sia il nocciolo della questione. Con l'aiuto di governi consenzienti, organizzazioni commerciali internazionali, banca mondiale, fondo monetario internazionale la produzione del cibo si sta deteriorando inesorabilmente, per l'interesse economico di pochi.
Insomma la questione cibo è un problema squisitamente politico, anche se mi mancava una chiara connessione fra ciò che si mangia e le decisioni dei padroni del cibo.
L'ho trovato!
Per puro caso ho letto l'ultimo libro di Vandana Shiva (Cibo e salute 2018): una bomba!
Il libro contiene anche il Manifesto Cibo per la Salute, elaborato a Firenze nel 2018 da un gruppo di una ventina di studiosi internazionali, in parte anche italiani.
Si tratta del più lucido, approfondito, documentato (350 citazioni), innovativo "gruppo di idee" sullo stato del cibo a livello mondiale. 
A sancire la completezza del documento è una serie di proposte per istituzioni locali, nazionali e sovranazionali atte a cambiare lo stato delle cose.
Nel manifesto sono indicate, senza mezzi termini, le cause del deterioramento del cibo a livello mondiale: dai paradigmi di pensiero che sottostanno a certa ricerca scientifica, alla costruzione di organismi internazionali che nei fatti impoveriscono popolazioni e cibo, privandoli della sovranità alimentare, dallo strapotere di multinazionali dedite esclusivamente al massimo profitto immediato alla perdita di biodiversità nella natura, nell'agricoltura, nel cibo.
Ne scriverò diffusamente in una prossima pagina.


(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del bimestre appena concluso.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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