Epilogo.
(19-040)
E'
dal 2007 che ho problemi alla prostata.
Ne
ho seguito l'evoluzione (è quasi sempre aumentata di volume), mi
sono recato ogni anno dallo specialista. Ma non ho mai voluto assumere i
farmaci che mi prescriveva. Ho cercato di curarmela in altri
modi, con la dieta, con prodotti erboristici, con prodotti di altre
culture.
Niente
da fare: l'aumento di volume e l'aumento del Psa sono continuati
progressivamente, raggiungendo il massimo due anni fa. E
contemporaneamente è aumentata la difficoltà di orinare: è ovvio
che l'aumento delle dimensioni dell'organello comprime sempre più
l'uretra, rendendo difficoltosa l'uscita dell'urina.
Alla
fine è successo ciò che temevo: una notte (è la notte il momento
più difficile) si è bloccato il flusso, non sono (quasi) riuscito a
orinare.
Panico.
Che
fare? Andare in pronto soccorso e farsi infilare un catetere? E poi?
Quanto tenerlo? E, dunque, farsi operare con urgenza? Quella notte mi
sono alzato cinque o sei volte, perchè lo stimolo continuava a
esserci, dato che l'urina continuava a formarsi in vescica e non
aveva quasi sbocco. Un poco di urina sono riuscito a farla, fino ad
arrivare al mattino. La situazione è leggermente migliorata (la
posizione eretta invece che coricata facilita l'operazione).
Ho
rispolverato le vecchie prescrizioni di tutti gli urologi che mi
hanno visitato in 12 anni e ho trovato un farmaco costante e un
consiglio costante: se vuoi migliorare l'uscita dell'urina puoi usare
la tamsulosina. Si tratta di un farmaco che rilassa la
muscolatura liscia di vescica, prostata e uretra: permette il
deflusso senza intervenire sulla causa dell'ingrossamento della
prostata (che è ignota).
Mi
sono rassegnato e nonostante la mia sfiducia nei farmaci chimici, mi
sono adattato.
Così
ho assunto la tamsulosina.
La situazione è nettamente migliorata:
ora riesco a urinare, sia pure lentamente.
Purtroppo il farmaco su di
me ha l'effetto di lasciarmi in uno stato fastidioso di debolezza,
senza forze (astenia).
Ovvio
a questa situazione con un caffè. E con l'ora di assunzione: infatti
se assumo il farmaco a mezza mattinata, l'astenia compare dopo 9-12
ore, in piena notte e quindi non lo avverto.
Devo
fare una visita specialistica a metà mese.
E
lì deciderò.
Operazione?
E
quale?
(Indici
dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41.
Dal 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del
bimestre appena concluso.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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