16 gennaio 2019

Rabbia (19-005)

Rabbia. (19-005)
Prima o poi doveva accadere.
Era facile prevederlo ed è accaduto.
Un buon conoscente, persona colta e impegnata, ha avuto un infarto. Non è vecchio: non ha ancora sessant'anni.
Erano anni che cercavamo di mandargli segnali sul suo stile di vita. Sigarette, vino, pizza, carne e soprattutto dolci, erano da lui consumati quotidianamente, senza moderazione.
Senza avere coscienza che il loro consumo è importante per scegliere fra salute e malattia, soprattutto nella seconda parte della vita.
L'infarto non è stato pesante. Si è trasformato in un robusto segnale. Ma temo che verrà preso solo in senso limitato. È probabile che il conoscente smetterà di fumare, mentre per quanto riguarda il cibo la saracinesca della comprensione è rigorosamente abbassata.
E basterebbe leggere Caldwell Esselstyn o Dean Ornish, sull'influenza del cibo sulle malattie cardiache.
Che rabbia!


(E' mai possibile che la gente non si interroghi sugli effetti di ciò che mangiamo? Eppure in 70 – 80 anni di vita facciamo transitare per il nostro corpo circa 50 tonnellate di cibo. Se è di qualità sbagliata gli effetti sulla salute sono devastanti.)




(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del bimestre appena concluso.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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