Noia.
(18-171)
Ho
sempre qualcosa da fare. Anzi, mi manca il tempo per fare tutto quel
che vorrei.
Se
mi capita, raramente, di essere senza impegni, me la godo ascoltando
musica. Oppure leggendo un libro.
Talvolta
però non ho sottomano un bel libro avvincente, oppure una musica che
mi prenda.
In
quei casi subentra la noia. Un senso di vuoto. Una sensazione di
inutilità della vita che sto facendo.
Mi
annoio soprattutto nel continuare a ripetere gesti e azioni di
routine della vita di tutti i giorni.
Talvolta
mi annoia prepararmi da mangiare. Oppure andare a far la spesa. O
anche mettere in ordine qualcosa che dopo qualche ora è ancora in
disordine.
Mi
dico che sia noia per il vivere quotidiano.
Noia
della vita tout court.
Intuisco
vagamente che questa condizione nel tempo della vecchiaia cresca
sempre di più. Una delle cose che mi dice mia zia 95enne è appunto:
“Mi annoio.”
Forse,
arrivati a una certa età, una noia mortale prende il sopravvento.
E
non si vede l'ora di finire.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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