30 dicembre 2018

Noia (18-171)

Noia. (18-171)
Ho sempre qualcosa da fare. Anzi, mi manca il tempo per fare tutto quel che vorrei.
Se mi capita, raramente, di essere senza impegni, me la godo ascoltando musica. Oppure leggendo un libro.
Talvolta però non ho sottomano un bel libro avvincente, oppure una musica che mi prenda.
In quei casi subentra la noia. Un senso di vuoto. Una sensazione di inutilità della vita che sto facendo.


Mi annoio soprattutto nel continuare a ripetere gesti e azioni di routine della vita di tutti i giorni.
Talvolta mi annoia prepararmi da mangiare. Oppure andare a far la spesa. O anche mettere in ordine qualcosa che dopo qualche ora è ancora in disordine.
Mi dico che sia noia per il vivere quotidiano.
Noia della vita tout court.
Intuisco vagamente che questa condizione nel tempo della vecchiaia cresca sempre di più. Una delle cose che mi dice mia zia 95enne è appunto: “Mi annoio.”
Forse, arrivati a una certa età, una noia mortale prende il sopravvento.
E non si vede l'ora di finire.


(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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