31 dicembre 2018

Resoconto di novembre e dicembre 2018 (18-172)

Resoconto di novembre e dicembre 2018. (18-172)
Un paio di idee stimolanti, in questi ultimi due mesi: da vecchi si è quel che si è, non contano titoli e carriere. In un anziano la caratteristica più importante è la vecchiaia, non l'essere dottore, commendatore, professore o qualunque altra cosa che si è stati nel resto della vita (18-149), se ne dimenticano gli altri e ce ne dimentichiamo anche noi.
E dopo una certa età si accentua il divario fra la nostra età anagrafica (incarnata nel corpo) e la percezione interiore (radicata nell'io): quest'ultima cessa di invecchiare attorno ai 50-60 anni (18-168).


Poi sempre alla ricerca dei segreti di una vecchiaia lunga e in salute: vedi 18-152, -155, -164.
E anche alla ricerca di conoscere gli ultimi anni di vita, che spaventano di più: vedi 18-159, -166, -171.
Dal mio vecchio cane ho imparato (per la verità confermato) che si muore per una banale comune malattia, che per un organismo vecchio diventa insuperabile (18-165).


Continuo a registrare segni di vecchiaia: uso molto meno la bici (18-167), non so se continuerò ancora a farmi delle camminate in montagna (18-150), ho la sensazione che il tempo si sia messo a galoppare (18-170), sto perdendo elasticità mentale (18-151), controllo di meno la mia vita (18-158 e -161).
Forse il segno più appariscente è che il mondo in cui vivo non mi piace (18-148).


Infine un'ottima notizia: ho scoperto come aiutare il mio udito che si è indebolito, acquistando dei banali amplificatori acustici e spendendo 10-20 € (18-163 e -169).


(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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