20 dicembre 2018

Il mio vecchio cane, ancora e ancora (18-165)

Il mio vecchio cane, ancora e ancora. (18-165)
Caro vecchio cane, che mi fai da battistrada e mi indichi come sarà la mia vita fra dieci o più anni!
Adesso fatichi a stare in piedi. Quando cammini sbandi qua e là. Quando scendiamo per andare in giardino ti devo prendere in braccio, perchè le scale sono uno sforzo troppo grande.
Negli ultimi giorni hai avuto la diarrea due volte. Hai vomitato e hai orinato in casa. E hai cominciato a rifiutare il cibo.
Siamo allo stremo, ho pensato.
Ieri invece ti sei ripreso, merito forse di un antibiotico e un antinfiammatorio che ti ha fatto il veterinario. Ieri sera hai anche mangiato senza sforzo.
Era soltanto una qualche infezione, eppure sembravano proprio le tue utlime ore.
Ci stai abituando piano piano al pensiero della tua fine.
Come dice il mio maestro di vecchiaia: “... in età molto avanzata basta un raffreddore per morire … e se si supera quel momento critico, ci si meraviglia che non fosse niente di grave, che si trattasse di una banale comune malattia. Ma, appunto, poi si morirà proprio di una banale comune malattia.




(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

Nessun commento:

Posta un commento