14 ottobre 2018

Lotta (18-138)

Lotta. (18-138)
Dedico molta attenzione a cercare di mantenere efficiente il mio corpo.
Se lo avessi fatto in altre età, forse l'avrei giudicato eccessivo.
Lo sto facendo ora in vecchiaia: una contraddizione lampante. Me ne sto occupando infatti proprio negli anni in cui il corpo perde naturalmente efficienza.
Quindi è una battaglia persa.
Perchè lo faccio?
Facile rispondere: non mi rassegno al declino.
Del resto l'atteggiamento opposto, cioè quello di non far nulla (e subire semplicemente il declino), non mi piace. Mi sa molto di rassegnazione, impotenza, resa.
Dunque, porto avanti la mia battaglia, anche se so che sarò sconfitto.

Se osservo il mio cane, molto vecchio, noto che lui non lotta, ma neppure si rassegna.
Si sforza di far tutto quel che faceva da giovane e, semplicemente, non fa più quel che non riesce a fare. Sembra accettare la sua condizione.
Se osservo me stesso, mi accorgo che ho un atteggiamento diverso: metto in atto tutti gli accorgimenti possibili per rallentare l'invecchiamento.
Io combatto.
Lui no.
È solo questione di cervello e coscienza maggiori?




(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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