26 agosto 2018

Siamo diversi? (18-116)

Siamo diversi? (18-116)
I vecchi della mia generazione mi paiono diversi.
L'avevo notato qualche tempo fa, osservando alcuni miei coetanei particolarmente in forma. L'ho osservato ancora la settimana scorsa, al bar, dove a un tavolino erano sedute tre donne anziane, perfettamente autonome e sciolte nel linguaggio, che però avevano superato gli 80.
L'ho visto ancora ieri parlando con la dirimpettaia dell'appartamento che ho appena venduto: la conosco da cinquant'anni eppure sono rimasto stupito quando, fra l'altro, mi ha rivelato la sua età: 78 anni. Gliene davo nettamente di meno.
Mi chiedo se non stia semplicemente facendo un errore di valutazione: cioè guardo con occhio benevolo gli anziani miei coetanei, che mi paiono tutti arzilli e pimpanti, mentre in realtà sono come gli altri. Sono io che li vedo migliori.
In sostanza mi pare che i miei coetanei o anche quelli del decennio precedente stiano invecchiando molto bene, molto meglio di quelli di prima. Infatti la generazione dei nostri genitori, ha sì raggiunto un'età ragguardevole, la più alta di tutte le generazioni umane che ci hanno prededuto, pur tuttavia mi pareva che mostrasse interamente la propria età.
Invece la mia generazione, si avvia a raggiungere l'età di quella precedente, ma mostra meno la sua vecchiaia. Mi pare meno decrepita.
A parità di età fra noi e i precedenti, noi mostriamo di essere meno vecchi.
Un'illusione?
O un dato oggettivo, spiegabile col fatto che noi non abbiamo patito mai penuria di cibo, mancanza di riscaldamento, una guerra e abbiamo goduto di un'assistenza sanitaria generalizzata?
(noi siamo la magica generazione del '68 ...)


(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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