Siamo
diversi? (18-116)
I
vecchi della mia generazione mi paiono diversi.
L'avevo
notato qualche tempo fa, osservando alcuni miei coetanei
particolarmente in forma. L'ho osservato ancora la settimana scorsa,
al bar, dove a un tavolino erano sedute tre donne anziane,
perfettamente autonome e sciolte nel linguaggio, che però avevano
superato gli 80.
L'ho
visto ancora ieri parlando con la dirimpettaia dell'appartamento che
ho appena venduto: la conosco da cinquant'anni eppure sono rimasto
stupito quando, fra l'altro, mi ha rivelato la sua età: 78 anni.
Gliene davo nettamente di meno.
Mi
chiedo se non stia semplicemente facendo un errore di valutazione:
cioè guardo con occhio benevolo gli anziani miei coetanei, che mi
paiono tutti arzilli e pimpanti, mentre in realtà sono come gli
altri. Sono io che li vedo migliori.
In
sostanza mi pare che i miei coetanei o anche quelli del decennio
precedente stiano invecchiando molto bene, molto meglio di quelli di
prima. Infatti la generazione dei nostri genitori, ha sì raggiunto
un'età ragguardevole, la più alta di tutte le generazioni umane che
ci hanno prededuto, pur tuttavia mi pareva che mostrasse
interamente la propria età.
Invece
la mia generazione, si avvia a raggiungere l'età di quella
precedente, ma mostra meno la sua vecchiaia. Mi pare meno decrepita.
A
parità di età fra noi e i precedenti, noi mostriamo di essere
meno vecchi.
Un'illusione?
O un dato oggettivo, spiegabile col fatto che noi non abbiamo patito
mai penuria di cibo, mancanza di riscaldamento, una guerra e
abbiamo goduto di un'assistenza sanitaria generalizzata?
(noi siamo la magica generazione del '68 ...)
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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