La
vecchiaia delle donne. (18-111)
Ho
trovato un articolo di Daniela Monti su un giornale nazionale
(corriere.it) che racconta la
vecchiaia
delle donne, commentando un nuovo libro della filosofa Francesca
Rigotti (De
senectute,
Einaudi).
La
tesi della filosofa è che le donne vecchie subiscono una doppia
discriminazione, in quanto donne
e in quanto anziane. La considerazione sociale della donna anziana
sarebbe la più bassa
nella scala sociale.
Non
ho nessuna preparazione per entrare in argomenti che hanno a che fare
con femminismo e filosofia,
ma qualche anno fa, su questo diario, avevo osservato che invece
le donne cominciano la
vecchiaia almeno dieci anni dopo gli uomini. Concludevo che le donne
invecchiano meglio e che conservano
un ruolo sociale migliore, probabilmente per l'aiuto che possono dare
in famiglia nell'accudimento
dei nipoti.
Mi
pare d'aver capito che la tesi della Rigotti abbia a che fare con la
considerazione sociale e non col
reale ruolo sociale (cioè l'importanza per la società dell'attività
delle donne vecchie).
Comunque
la tesi della filosofa è interessante e necessita di essere
approfondita, anche per i riflessi inevitabili sulla vecchiaia tout court.
Il
suo libro è nella mia lista degli acquisti.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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