05 luglio 2018

Un insegnante (18-092)

Un insegnante. (18-092)
Durante le mie passeggiate in quartiere coi cani, mi sono imbattuto più volte in un anziano che cammina. Poiché usciamo più o meno alla stessa ora e facciamo percorsi simili, è stato naturale, prima, salutarci e, poi, scambiarci qualche parola.
Si chiama Romano, ha 88 anni, è abbastanza autonomo, soprattutto si esprime con scioltezza: insomma con lui si può comunicare, a differenza che con altri novantenni, che spesso o la sordità, o lo scarso interesse trattengono dal conversare.
E così ho cominciato a informarmi sulla sua salute, sulle sue abitudini. Finchè gli ho chiesto esplicitamente di farmi da insegnante di … vecchiaia!
Chi meglio di un anziano avanzato potrebbe insegnare a un anziano giovane ciò che succede in un'età al di là della vita media? Chi potrebbe gettare lumi su un'età completamente sconosciuta ai più?
Alla mia richiesta ha sorriso e, invogliato dal mio interesse, ha cominciato a narrarmi cose della sua vita. Per esempio che vive da solo (non ha parenti) o meglio con una badante, da ben 10 anni, mostrando con ciò di essere molto lungimirante: ha deciso di vivere in compagnia l'ultima fase della sua vita, nonostante fosse ancora completamente autonomo.
Abbiamo anche parlato di malattie e ha concluso: “Alla mia età basta un niente, per morire, anche solo un raffreddore o una modesta caduta.”
Gli ho proposto di incontrarlo appositamente per darmi … lezioni.
Lezioni di vecchiaia.


(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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