Un
insegnante. (18-092)
Durante
le mie passeggiate in quartiere coi cani, mi sono imbattuto più
volte in un anziano che cammina. Poiché usciamo più o meno alla
stessa ora e facciamo percorsi simili, è stato naturale, prima,
salutarci e, poi, scambiarci qualche parola.
Si
chiama Romano, ha 88 anni, è abbastanza autonomo, soprattutto si
esprime con scioltezza: insomma con lui si può comunicare, a
differenza che con altri novantenni, che spesso o la sordità, o lo
scarso interesse trattengono dal conversare.
E
così ho cominciato a informarmi sulla sua salute, sulle sue
abitudini. Finchè gli ho chiesto esplicitamente di farmi da
insegnante di … vecchiaia!
Chi
meglio di un anziano avanzato potrebbe insegnare a un anziano
giovane ciò che succede in un'età al di là della vita
media? Chi potrebbe gettare lumi su un'età completamente sconosciuta
ai più?
Alla
mia richiesta ha sorriso e, invogliato dal mio interesse, ha
cominciato a narrarmi cose della sua vita. Per esempio che vive da
solo (non ha parenti) o meglio con una badante, da ben 10 anni,
mostrando con ciò di essere molto lungimirante: ha deciso di vivere
in compagnia l'ultima fase della sua vita, nonostante fosse ancora
completamente autonomo.
Abbiamo
anche parlato di malattie e ha concluso: “Alla mia età basta un
niente, per morire, anche solo un raffreddore o una modesta
caduta.”
Gli
ho proposto di incontrarlo appositamente per darmi … lezioni.
Lezioni
di vecchiaia.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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