Stupore.
(18-087)
Porto
spesso i cani a sgambare in un parco vicino a casa.
Altri
proprietari di animali della zona fanno lo stesso. Vi sono i
frequentatori giornalieri, quelli di lunga data, quelli saltuari, gli
ultimi arrivati. Spesso anziani. Fra questi vi è un tale che si
muove in bici, con il cane accomodato in una cesta sul lato
posteriore. Sembra avere la mia età (settant'anni). Buon fisico, si
siede di solito su una panchina a leggere riviste che mi è parso
fossero di fitness. Spesso fuma un sigaro.
È
di poche parole. In realtà non lo conosco. Ma l'ho notato perchè
ormai da un paio di mesi viene regolarmente al parco, più o meno
nell'ora in cui anch'io sono presente.
L'ho
visto per l'ultima volta venerdì scorso.
Ieri
mattina (matedì) due dei frequentatori parlottavano, mentre giungevo loro
vicino. Mi sono aggregato. Così ho saputo anch'io.
Quel
tale è morto domenica.
Eravamo
tutti stupefatti.
Non
ci davamo ragione di un fatto così repentino, inatteso, improvviso.
Ci
siamo detti:" Non aveva dato alcun segno di essere vicino alla
fine della sua vita."
Siamo
fatti così, noi settantenni: non ci capacitiamo ancora che la morte
possa colpirci. Perchè ci sentiamo ancora giovani.
Fra
dieci anni sarà diverso?
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni
private:
holgar.pd@gmail.com
)
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