27 giugno 2018

Stupore (18-087)

Stupore. (18-087)
Porto spesso i cani a sgambare in un parco vicino a casa.
Altri proprietari di animali della zona fanno lo stesso. Vi sono i frequentatori giornalieri, quelli di lunga data, quelli saltuari, gli ultimi arrivati. Spesso anziani. Fra questi vi è un tale che si muove in bici, con il cane accomodato in una cesta sul lato posteriore. Sembra avere la mia età (settant'anni). Buon fisico, si siede di solito su una panchina a leggere riviste che mi è parso fossero di fitness. Spesso fuma un sigaro.
È di poche parole. In realtà non lo conosco. Ma l'ho notato perchè ormai da un paio di mesi viene regolarmente al parco, più o meno nell'ora in cui anch'io sono presente.
L'ho visto per l'ultima volta venerdì scorso.
Ieri mattina (matedì) due dei frequentatori parlottavano, mentre giungevo loro vicino. Mi sono aggregato. Così ho saputo anch'io.
Quel tale è morto domenica.
Eravamo tutti stupefatti.
Non ci davamo ragione di un fatto così repentino, inatteso, improvviso.
Ci siamo detti:" Non aveva dato alcun segno di essere vicino alla fine della sua vita."


Siamo fatti così, noi settantenni: non ci capacitiamo ancora che la morte possa colpirci. Perchè ci sentiamo ancora giovani.
Fra dieci anni sarà diverso?


(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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