13 giugno 2018

Dieci anni (18-080)

Dieci anni. (18-080)
Quindici anni fa, aprii una piccola società per avviare un'attività commerciale.
L'ho chiusa l'anno scorso.
Molti sono i documenti accumulati di un decennio e mezzo: fatture, bilanci, inventari, rendiconti bancari, prime note eccetera. Il mio commercialista mi ha detto che devo conservare quelli degli ultimi dieci anni: gli altri posso gettarli; non ho nessun obbligo di conservazione.
E così al momento della chiusura feci un bel repulisti: eliminando chili e chili di carte, che conservavo in cantina.
Con molta soddisfazione.

Preso dalla stessa determinazione ho affrontato ricordi, fascicoli, documenti della mia vita passata che avevo relegato in cantina.
Quando qualcosa finisce in quel luogo è inutile farsi illusioni: non ci servirà più.
Inutile conservarlo. E invece siamo portati a conservare di tutto (io almeno) . 
Ho eliminato raccolte di carte automobilistiche risalenti a trenta o più anni fa, copie di giornali che ho prodotto nel passato o sui quali ho scritto, vecchi libri scolastici, fascicoli di documenti sparsi riguardanti mie vecchie passioni: la cremazione, la spiritualità, l'ateismo, gli organismi geneticamente modificati, l'insegnamento, eccetera eccetera.
Seguendo gli obblighi derivanti dalla chiusura delle società, si dovrebbe fare lo stesso nella nostra vita, specialmente da anziani.
Eliminare carte, ricordi, oggetti, memorie più vecchi di dieci anni.
Dieci anni sono tanti.
Se qualcosa non lo cerchiamo più da un decennio, significa che per noi non conta più.



(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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