17 febbraio 2018

Temo di non farcela (18-023)

Temo di non farcela. (18-023)
Con questa frase concludevo la pagina di ieri.
Temo di non farcela a vivere gli ardui compiti della vecchiaia.
Mi manca sempre più il tempo, per essere al passo con la vecchiaia, perchè avrei bisogno di più tempo per assolvere gli impegni di quest'età. E mi mancano le motivazioni per intraprendere ciò che ritengo giusto fare (per esempio disfarmi di tutto ciò che ho accumulato nella mia vita, e così rimando). Mi manca anche il coraggio per affrontare lavori gravosi (per esempio vendere quelle mie cose che hanno un qualche valore, e ne avrei bisogno per fare un pò di denaro). Vedo di stare perdendo abilità, tenuta, tenacia. 
Ma, ciò che è peggio, di alcune facoltà non mi rendo conto di perderle (per esempio sono meno presente e meno lucido nei rapporti con la gente).
Cinque anni fa in una pagina (n. 150, anno 2013) avevo detto che la vecchiaia non è roba per donnette (mi scusai subito della battuta sessista e falsa, ma che rende bene l'idea). Intendevo dire che si tratta di un'età impegnativa che necessita di grande forza di carattere.
Non potevo immaginare che avanzando con l'età si perde proprio la forza di carattere!
Ecco le difficoltà aggiuntive del vivere l'ultima età. 
Di fronte ad esse, mi scoraggio e temo di non farcela.


(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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