25 gennaio 2018

L'alimentazione dei vecchi (18-012)

L'alimentazione dei vecchi. (18-012)
Un paio di mesi fa commentavo le conseguenze di una scoperta: in un secolo e mezzo la vita media è aumentata più del 50%, da 49 anni a 80 anni (vedi 17-178). 
E' aumentata soprattutto la vecchiaia. 
Ricordo ancora quell'aborigeno australiano il quale, entrato in contatto col mondo occidentale e trasportato in Europa, alla domanda che cosa lo colpisse di più del mondo avanzato, rispose: "La lunghezza della vecchiaia."
Siamo dunque anziani prolungati da pochissime generazioni. Nelle altre migliaia di generazioni del genere homo, la vecchiaia era brevissima.
Soltanto da tre generazioni siamo vecchi per così tanto tempo: i nostri nonni, i nostri genitori e noi. Non c'è esperienza dunque, anche perchè nonni e genitori oltre che vecchi hanno patito una o due guerre, col contorno di fame e freddo che ciò ha comportato.
Noi, invece, per la prima volta nel genere umano, possiamo vivere a lungo senza esser accompagnati dagli stenti di un periodo bellico.
Noi vecchi giovani di quest'epoca (dai 73 anni in giù) siamo privi di punti di riferimento costituiti dalle generazioni precedenti, a proposito di vecchiaia.
Una generazione che fa eccezione. Un esperimento in atto.
Anche sul cibo che assumiamo non possiamo fare affidamento su nessuno.
A tale proposito sono patetici i consigli che medici, giornali, trasmissioni televisive danno ai più vecchi a proposito di alimentazione. Si dice: l'anziano deve mangiare più leggero, deve aumentare le proteine specialmente quelle della carne (!), perchè perde massa magra, deve mangiar più verdura. Consigli banali che non si poggiano su nessun quadro di riferimento certo. Perchè si vagola nel buio a riguardo di un'età completamente nuova: la vecchiaia lunga appunto, sconosciuta negli altri secoli e millenni.
Come alimentarsi dunque?
Tenendo presenti le scoperte degli ultimi trent'anni: il vegetarianesimo, l'alimentazione del paleolitico, l'importanza del cibo crudo, il ruolo fondamentale dell'intestino per la vita e la salute, l'asse fra cervello primario e cervello enterico e soprattutto l'ultima scoperta, il ruolo dei batteri intestinali per la salute e la vita.
E poi provando su noi stessi.
Perchè la scienza non ha fatto ancora a tempo a svolgere ricerche sulla nostra età.
Siamo una specie nuova.

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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