L'alimentazione
dei vecchi. (18-012)
Un
paio di mesi fa commentavo le conseguenze di una scoperta: in un
secolo e mezzo la vita media è aumentata più del 50%, da 49 anni a 80
anni (vedi 17-178).
E' aumentata soprattutto la vecchiaia.
Ricordo
ancora quell'aborigeno australiano il quale, entrato in contatto col
mondo occidentale e trasportato in Europa, alla domanda che cosa lo
colpisse di più del mondo avanzato, rispose: "La lunghezza
della vecchiaia."
Siamo
dunque anziani prolungati da pochissime generazioni. Nelle
altre migliaia di generazioni del genere homo, la vecchiaia era
brevissima.
Soltanto
da tre generazioni siamo vecchi per così tanto tempo: i
nostri nonni, i nostri genitori e noi. Non c'è esperienza dunque,
anche perchè nonni e genitori oltre che vecchi hanno patito una o
due guerre, col contorno di fame e freddo che ciò ha comportato.
Noi,
invece, per la prima volta nel genere umano, possiamo vivere a lungo
senza esser accompagnati dagli stenti di un periodo bellico.
Noi
vecchi giovani di
quest'epoca (dai 73 anni in giù) siamo privi di punti di riferimento
costituiti dalle generazioni precedenti, a proposito di vecchiaia.
Una generazione che fa eccezione. Un esperimento in atto.
Anche sul cibo che assumiamo non possiamo fare affidamento
su nessuno.
A
tale proposito sono patetici i consigli che medici, giornali,
trasmissioni televisive danno ai più vecchi a proposito di
alimentazione. Si dice: l'anziano deve mangiare più leggero, deve
aumentare le proteine specialmente quelle della carne (!), perchè
perde massa magra, deve mangiar più verdura. Consigli banali che non
si poggiano su nessun quadro di riferimento certo. Perchè si vagola
nel buio a riguardo di un'età completamente nuova: la vecchiaia
lunga appunto, sconosciuta negli altri secoli e millenni.
Come
alimentarsi dunque?
Tenendo
presenti le scoperte degli ultimi trent'anni: il vegetarianesimo,
l'alimentazione del paleolitico, l'importanza del cibo crudo, il
ruolo fondamentale dell'intestino per la vita e la salute, l'asse fra
cervello primario e cervello enterico e soprattutto l'ultima scoperta, il ruolo
dei batteri intestinali per la salute e la vita.
E
poi provando su noi stessi.
Perchè
la scienza non ha fatto ancora a tempo a svolgere ricerche sulla
nostra età.
Siamo
una specie nuova.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni
private:
holgar.pd@gmail.com
)
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