23 gennaio 2018

Freddo (18-011)

Freddo. (18-011)
Quest'estate ho patito il gran caldo. Contrariamente a quanto era avvenuto l'altr'anno. 
Da vecchi si diminuisce la capacità di adattarsi agli sbalzi di temperatura. Lo sapevo. È per questo che mi meravigliai due anni fa: sembrava che la mia adattabilità fosse stata recuperata in pieno (rispetto ad anni ancora precedenti). Ma è una caratteristica della vecchiaia procedere a sbalzi. Un anno va bene, un altro va male, poi sempre più numerosi sono gli anni in cui va male (si perde capacità di adattamento).
 
Adesso siamo in inverno. Un inverno mite, soprattutto in questo mese di gennaio.
Eppure patisco di più il freddo. Fin da novembre ho cominciato ad aver freddo alle cosce (e ho indossato le tipiche mutande di lana degli anziani!). Poi al tronco (e ho indossato un doppio maglione). Infine di notte: sono costretto ad andare a letto con un gilè di lana.
Vecchiaia?
Sicuramente sì, ma questi cambiamenti mi stanno bene, li considero proprio l'essenza della mia ultima età.
Non le malattie.


(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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