15 gennaio 2018

E' morto il mio pasticcere (18-007)

È morto il mio pasticciere. (18-007) 
Era stato colpito da infarto tre anni fa. Dopo un periodo di riabilitazione, durante il quale aveva adottato uno stile di vita salutare, aveva ripreso il suo modo di alimentarsi e viziarsi.
Un anno fa gli è stato diagnosticato un cancro. Che l'ha condotto a morire.
Si dirà:" La pasticceria, con tutti quegi zuccheri!" In verità non era goloso. Il suo difetto principale era il fumo. Niente di eccessivo, ma continuato per cinquant'anni. Ma l'altro difetto erano gli alcolici: vini, grappe. Il fumo così come l'alcol sono cancerogeni. Lo si sa da un pezzo.
Infine, non era certo vegetariano, nel senso che la carne faceva parte della sua dieta. 
Anche la carne (rossa) e gli insaccati sono cancerogeni.
Come si vede nulla di clamoroso: non era un fumatore accanito, non era un ubriacone, mangiava carne volentieri, ma senza esagerare.
Micidiale la miscela delle tre abitudini: prima l'infarto e poi il cancro.
Come si dice: ha voluto godersi la vita per non vivere da ammalato (rinunciando cioè all'alcol, al fumo, alla carne). Ma la conclusione è stata quella di morire da ammalato.
A causa delle malattie.
Il suo stile di vita non gli ha impedito di avere una vita abbastanza lunga: la vecchiaia se l'è vissuta, ma a fronte degli 80 anni di vita media della mia regione, ne ha vissuto dieci di meno. È morto a 71 anni (sempre di più rispetto all'età media di un secolo fa, che era di 60 anni).
Non è questione di vita più o meno lunga. 
Il danno maggiore è la malattia che ha invaso i suoi due ultimi anni di vita.
Con uno stile di vita salutare si evita una parte importante di malattie.
Ne sono sempre più convinto.


L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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