È
morto il mio pasticciere. (18-007)
Era
stato colpito da infarto tre anni fa. Dopo un periodo di
riabilitazione, durante il quale aveva adottato uno stile di vita
salutare, aveva ripreso il suo modo di alimentarsi e viziarsi.
Un
anno fa gli è stato diagnosticato un cancro. Che l'ha condotto a
morire.
Si
dirà:" La pasticceria, con tutti quegi zuccheri!" In
verità non era goloso. Il suo difetto principale era il fumo. Niente
di eccessivo, ma continuato per cinquant'anni. Ma l'altro difetto
erano gli alcolici: vini, grappe. Il fumo così come l'alcol sono
cancerogeni. Lo si sa da un pezzo.
Infine,
non era certo vegetariano, nel senso che la carne faceva parte della
sua dieta.
Anche la carne (rossa) e gli insaccati sono cancerogeni.
Come
si vede nulla di clamoroso: non era un fumatore accanito, non era un
ubriacone, mangiava carne volentieri, ma senza esagerare.
Micidiale
la miscela delle tre abitudini: prima l'infarto e poi il cancro.
Come
si dice: ha voluto godersi la vita per non vivere da ammalato
(rinunciando cioè all'alcol, al fumo, alla carne). Ma la conclusione
è stata quella di morire da ammalato.
A
causa delle malattie.
Il
suo stile di vita non gli ha impedito di avere una vita abbastanza
lunga: la vecchiaia se l'è vissuta, ma a fronte degli 80 anni di
vita media della mia regione, ne ha vissuto dieci di meno. È morto a
71 anni (sempre di più rispetto
all'età media di un secolo fa, che era di 60 anni).
Non
è questione di vita più o meno lunga.
Il danno maggiore è la
malattia che ha invaso i suoi due ultimi anni di vita.
Con
uno stile di vita salutare si evita una
parte importante di malattie.
Ne
sono sempre più convinto.
L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Nessun commento:
Posta un commento