La
malattia del cane. (17-199)
Qualche
giorno fa il mio vecchio cane è stato colpito da diarrea. Era
chiaramente malato. Si muoveva molto lentamente anche in casa, non
riusciva a salire le scale, sembrava aver perso colpi anche nella
comprensione. Inevitabile il ricorso al veterinario, che gli ha
somministrato un antibiotico. Il cane si è rimesso in un paio di
giorni.
Mi
ha colpito come una malattia banale lo avesse prostrato fino a quel
punto, tanto che temetti che potesse morirne.
In
età molto tarda succede proprio questo.
Malattie comuni possono
portare vicino alla morte.
La
vecchiaia è un indebolimento progressivo di vitalità, forze,
sistemi di difesa. Si arriva a un punto in cui la capacità di
difendersi dalle malattie giunge a un minimo. E basta un evento
banale per farci soccombere. Non dico un raffreddore, ma un'influenza
sì.
Sembra
che l'arco dell'esistenza porti a questo risultato.
Si
tratta proprio di uno dei modi per finire la vita: si diventa così
deboli che basta un soffio per essere spazzati via.
E,
se ci si riprende, si è scivolati più in basso di un altro gradino.
La volta successiva potrebbe essere quella fatale.
È
un sistema ragionevole per far finire una vita.
Gradualmente,
senza i traumi di una morte violenta.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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