Bambini e anziani.
(17-184)
Nel
condominio in cui abito è venuta ad abitare una famiglia nuova: una
signora sui 40 anni e una figlia di 7 anni. Ho scoperto che per la
bambina io sono diventato un punto di riferimento. Infatti, una
mattina presto, la madre era dovuta uscire per un tempo breve,
lasciando la bambina addormentata. Ma la bambina si era
svegliata, non aveva trovato la madre, si era impaurita e così era
salita e aveva suonato il mio campanello per trovare conforto.
La
madre poi mi aveva raccontato che la bimba le aveva detto: “...sono
salita da nonno Holgar, ma non era in casa ...”
Si
è stabilita con la bimba una relazione, della quale mi stupisco.
La
stessa cosa mi capita anche coi miei nipoti più grandi. E ancora
talvolta coi bambini che incontro al parco giochi, dove vado con uno
dei miei nipoti.
I
bambini si interessano a me.
Non
credo di essere speciale, penso invece che tutti i bambini si
orientano verso gli adulti, specialmente anziani, purchè
questi diano loro ascolto attento e non li ignorino.
C'è
come un'attrazione istintiva. Forse l'anziano infonde loro
sicurezza.
Forse
semplicemente c'è un legame fra bambini e anziani ancora tutto da
scoprire: come una sorta di complicità fra chi se ne sta andando e
chi si è presentato da poco sul palcoscenico del mondo.
Tutto da scoprire.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni
private:
holgar.pd@gmail.com
)
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