05 ottobre 2017

Vecchi fortunati (17-152)

Vecchi fortunati. (17-152)
Le cadute dei vecchi sono rovinose. Soprattutto quelle dei molto vecchi.
A parte la difficoltà di rimettersi in piedi (non ci riescono senza un aiuto), è lo sbattere in terra parti del corpo che crea disastri, nonostante che il dislivello della caduta sia modesto.
Non scrivo qui di cadute da scalette o salendo/scendendo le scale condominiali.
Intendo invece le cadute dalla posizione eretta, dovute a perdita di equilibrio o inciampo o scivolamento. Spesso in casa propria (maledetti tappeti!).
La botta che ci si prende è notevole, anche perchè si cade proprio a peso morto. E i tempi di guarigione molto più lunghi che negli anni giovanili.

Eppure le cadute sono relativamente poche se rapportate all'equilibrio molto instabile, alla mobilità degli arti spesso compromessa, al numero di ostacoli che si incontrano quotidianamente, all'attenzione che diventa sempre meno vigile.
Sembra che molti vecchi stiano in piedi per miracolo.
I vecchi hanno uno stellone che li protegge.
I molto vecchi sono proprio fortunati.

(E' anche vero che date le condizioni precarie, i vecchi diminuiscono molto i movimenti, li rallentano, diventano prudenti, perchè non sentono più il corpo come sicuro.)

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

Nessun commento:

Posta un commento