Vecchi
fortunati. (17-152)
Le
cadute dei vecchi sono rovinose. Soprattutto quelle dei molto
vecchi.
A parte
la difficoltà di rimettersi in piedi (non ci riescono senza un
aiuto), è lo sbattere in terra parti del corpo che crea disastri,
nonostante che il dislivello della caduta sia modesto.
Non
scrivo qui di cadute da scalette o salendo/scendendo le scale
condominiali.
Intendo
invece le cadute dalla posizione eretta, dovute a perdita di
equilibrio o inciampo o scivolamento. Spesso in casa propria
(maledetti tappeti!).
La botta
che ci si prende è notevole, anche perchè si cade proprio a peso
morto. E i tempi di guarigione molto più lunghi che negli anni
giovanili.
Eppure
le cadute sono relativamente poche se rapportate all'equilibrio molto
instabile, alla mobilità degli arti spesso compromessa, al numero di
ostacoli che si incontrano quotidianamente, all'attenzione che
diventa sempre meno vigile.
Sembra
che molti vecchi stiano in piedi per miracolo.
I vecchi
hanno uno stellone che li protegge.
I
molto vecchi sono proprio fortunati.
(E' anche vero che date le condizioni precarie, i vecchi diminuiscono molto i movimenti, li rallentano, diventano prudenti, perchè non sentono più il corpo come sicuro.)
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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