La
vecchiaia negli animali. (17-151)
Il mio
primo cane ha compiuto 16 anni. Più o meno 88, traducendoli in anni
umani.
Ha perso
lo slancio e la vitalità di quando era giovane o maturo.
Ha un
importante soffio al cuore, per cui prende due farmaci ogni giorno.
Fatica a fare le scale, a salire su una poltrona.
È un
cane di vecchiaia avanzata.
Ciononostante,
quando alla mattina lo porto al parco, si muove bene, corre un pò,
cammina fiutando qua e là, interagisce con gli altri cani e abbaia
ancora rabbioso se incontra un cane che non gli va a genio. Mangia
con buon appetito.
Assume
un diuretico, pertanto all'inizio perdeva un pò di urina; così
nella sua cuccia abbiamo messo un telo protettivo. Ma ora dopo un
paio di mesi di farmaco non la perde più: ha ancora il controllo
degli sfinteri.
Poichè
abito al terzo piano, dopo un'uscita lunga è stanco e talvolta mi
chiede di aiutarlo a salire le scale. Ma non sempre.
Insomma,
dopotutto, sta vivendo una vecchiaia più che dignitosa.
È
l'esempio di grande anziano che ho più sott'occhio.
A me
sembra che prefiguri la mia, di vecchiaia prossima.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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