Bisogni
di ottantacinquenni. (17-150)
Sto
cercando di vendere il mio appartamento, per acquistarne uno che
abbia l'ascensore.
Il condominio nel quale si trova è abitato da
persone tutte anziane.
Il più
vecchio è il signor Toni che abita al primo piano con sua moglie,
entrambi ancora autonomi, ma più che ottantenni.
Ieri
sono passato a salutarlo e così si è voluto informare di come stava
andando la mia vendita. Gli ho risposto che ancora non avevo avviato
alcuna trattativa.
Ha
soggiunto:"Spero che lo venda in fretta!"
Ho
mostrato una qualche meraviglia per la sua speranza, così ha
continuato:
"In
condominio siamo tutti anziani, sarebbe bello avere una coppia
giovane!
E poi:
un appartamento è vuoto da anni, il mio dirimpettaio viene solo la
sera a dormire, la tua ex moglie stava qua solo sei mesi l'anno. Per
non parlare di Nino che risiede dalla figlia in america per quattro o
più mesi. O Gianni o Claudio che molto spesso sono assenti per mesi
interi. Insomma qua non c'è più nessuno!"
Ho
sorriso e concordato colla sua descrizione.
Quando
si invecchia anche il vicino di casa è importante, specialmente se
più giovane. Non tanto per subissarlo di richieste d'aiuto, quanto
per il calore di avere una vicinanza e per la sicurezza di poter
contare su qualcuno in caso di emergenza.
Il sig.
Toni è concreto: se non c'è nessuno è peggio, per un vecchio.
(Sto
inoltrandomi di più nella vecchiaia: incontro sempre più spesso dei
grandi anziani.)
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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