15 settembre 2017

Un peso (17-140)

Un peso. (17-140)
I miei vicini hanno compiuto da poco 89 anni, entrambi.
Sono una buona fonte di conoscenza dell'ultima età, almeno per me.
Il giorno del compleanno abbiamo fatto gli auguri alla signora, che si è commossa di fronte alle nostre attenzioni. Parlando del più e del meno a un certo punto ci ha detto:
"Ho prospettato a mio marito l'eventualità di andare in casa di riposo!"
Lo ha detto con rassegnazione.
Ha aggiunto:"Ormai siamo un peso per i nostri figli."
Eppure entrambi hanno ancora una certa autonomia. In casa si arrangiano.
Hanno bisogno di aiuto soltanto per fare la spesa e per le visite mediche.

Nell'ultima età si diventa un peso per qualcuno. Difficile arrivarci in piena autonomia.
È un aspetto della fine della vita di cui tener conto. Non so che soluzioni prospettare se non quella dei condomini dell'Emilia, fatti solo da anziani, in cui i più validi aiutano i meno abili (e più anziani): in quel caso il peso per i figli diminuisce.
E per gli altri anziani occuparsi dei condomini è una scelta (anche a proprio vantaggio). 
Non un peso.

Forse, a occuparsi degli anziani dovrebbero essere solo altri anziani, non dei giovani.
Non dei figli.
Gli altri anziani li capirebbero di più.

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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