12 settembre 2017

Farmaci (17-139)

Farmaci. (17-139)
Non uso farmaci. O meglio non uso farmaci chimici. Ho nei loro confronto una sfiducia di fondo. Soprattutto nei farmaci che bisogna usare per lungo tempo. Magari per tutta la vita. Temo i loro effetti collaterali. Temo soprattutto che modifichino la "chimica" del mio organismo, con effetti nefasti. 
Prendere un farmaco che interferisce con il tuo equilibrio è pericoloso, perchè l'organismo deve trovare un nuovo equilibrio, al quale per genetica non è abituato.
Il mio nuovo medico di famiglia mi hadetto: "Se non vuoi farmaci è perchè non ti senti più forte di loro!"
Ma che commento è?
Facile rispondere paragonando il corpo umano a un'auto: se si prova a cambiar tipo di candele o tipo di benzina o lubrificante, succede un disastro. L'organismo umano è molto più complesso di un'auto, riesce a far fronte ai disturbi provocati da un farmaco, ma per un tempo breve, non certo per tutta la vita.
È incredibile la facilità con cui si prendono farmaci per mesi, anni. Perfino decenni.
Si preferisce eliminare un disturbo con una magica pillola, piuttosto che impegnarsi a risolverlo andando alla radice delle sue cause. Col risultato inevitabile che da qualche altra parte si producono danni.

Purtroppo gli anziani sono i più grandi consumatori di farmaci.
Non capisco se è perchè hanno rinunciato a curarsi veramente (tanto ormai si sentono prossimi alla fine) o perchè danno per scontato che il loro organismo non funzioni più e dunque ben vengano tutte le "pezze" che lo fanno funzionare ancora per un pò.

Altro che sfiducia nella loro forza!
È rassegnazione verso la decadenza dell'organismo.

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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