16 settembre 2017

I miai vicini novantenni (17-141)

I miei vicini novantenni. (17-141)
Stamattina sull'esterno della mia porta di casa ho trovato un post-it. Era della mia vicina anziana che mi chiedeva di passare da lei se fossi uscito. Ho suonato è mi ha chiesto se potevo andare ad acquistarle qualcosa al supermercato. 
Ho risposto che sì, dovevo uscire, ma un pò più tardi. Mi ha risposto che andava bene a qualunque ora. Così ho finito per tornare da lei con gli acquisti verso le 11e30.
Ho trovato lei e il marito mentre stavano pranzando. 
Non mi sono sorpreso più di tanto. Anch'io pranzo presto, un pò dopo mezzogiorno, solo che il loro orario mi pareva un pò troppo anticipato. La signora quasi a giustificarsi mi ha detto: "Pranziamo presto, per noia!"
Il pranzo era un'occasione per far qualcosa in una mattinata in cui non avevano nulla da fare: come tutti gli altri giorni, del resto.

Ho già scritto sulla noia degli anziani, un paio d'anni fa. La frase della signora mi ci fa ritornare. Con l'avanzare della vecchiaia diminuiscono le cose da fare, diminuiscono gli interessi e gli entusiasmi. Così per riempire un tempo vuoto anche preparare il pranzo è un'attività, che fa passare il tempo. 
Che fa sconfiggere la noia.

Sono sempre più convinto che ciò che fa morire sia il disinteresse per la vita. 
Finchè abbiamo interessi, viviamo.
Invece la noia uccide.


(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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