Come le
scimmie. (17-149)
La mia
passione di questi ultimi anni è il cibo.
O meglio
la dieta migliore per l'essere umano.
Poichè
ho una formazione scientifica, per farmi un'idea del cibo migliore,
consulto testi, articoli scientifici, partecipo a convegni. Ma,
come disse qualcuno, progredire nella conoscenza talvolta è come
entrare in una caverna: più ci si inoltra più è buio e meno ci si
vede. A volte è necessario usare più il buon senso che la ricerca,
o almeno entrambi.
Una
delle ricerche che mi hanno più colpito è stata quella di
Boyd-Eaton e Konner comparsa molti anni fa (1985) che traeva delle
considerazioni sui nostri progenitori antichi (gli uomini del
paelolitico):
il corpo
umano è geneticamente programmato per seguire la dieta dell'uomo
antico e non la dieta moderna; il patrimonio genetico dell'uomo
moderno si è stabilizzato circa 40.000 anni fa e successivamente non
è cambiato; l'invenzione del neolitico (agricoltura e allevamento) è
avvenuto soltanto 500 generazioni fa e non ha comportato nessun
cambiamento genetico di adattamento al nuovo cibo; passando dal
paleolitico al neolitico la durata della vita è diminuita, la
statura è diminuita, le malattie sono aumentate.
La
conclusione dei due ricercatori è la seguente: il corpo umano è
stato più plasmato dal lungo tempo trascorso dalla comparsa di homo
(1.500.000 anni) che non dal breve tempo trascorso dopo l'invenzione
di agricoltura e allevamento (10.000 anni).
Dunque
la dieta migliore è quella dell'uomo del paleolitico.
Non
faccio ricerca scientifica e dunque non ho dati per garantire ciò
che dirò fra breve, ma uso del buon senso e dei ragionamenti
deduttivi.
Se è
vero ciò che dicono i due studiosi sopracitati, perchè non
estendere il ragionamento più indietro nel tempo?
Il
genere homo appartiene alla famiglia degli ominoidi,
della quale fanno parte
scimpanzè,
gorilla, oranghi. Prendiamo solo gli scimpanzè che sono i più
vicini a noi, condividendo con noi il 98,76% dei loro geni. Ci siamo
separati geneticamente da loro circa 5.000.000 di anni fa. Ma la
grande differenza fra noi e loro riguarda quasi escusivamente il gene
dell'encefalizzazione. I geni riguardanti l'apparato digerente sono
praticamente gli stessi (tranne amilasi salivare, apparato dentale,
capacità di digerire il latte in età adulta). Che cosa mangiano gli
scimpanzè?
Frutta,
verdura a foglia verde, semi. Solo eccezionalmente insetti e animali
di piccola taglia (5%). E tutto rigorosamente crudo.
È
ragionevole pensare che questa potrebbe essere una dieta più
confacente alla nostro genere, alla nostra genetica?
Secondo
me basta provare.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Nessun commento:
Posta un commento