Il
tempo. (17-111)
Un
mese fa ho acquistato un libro: L'ordine del tempo, di Carlo
Rovelli, un fisico, noto per essere anche un eccellente divulgatore
(vedi 17-101).
Ho
appena terminato di leggerlo. Non sono stato affatto deluso dalla
lettura, anzi.
Il
libretto (uso il diminutivo perchè non è molto lungo, ma è denso
denso) parla del tempo dal punto di vista della fisica, ma
inevitabilmente giunge a impostare anche questioni filosofiche ed
esistenziali (l'ultimo capito riguarda la morte!).
L'autore
non dice perchè il tempo scorra in un'unica direzione, ma imposta il
problema.
E
discute sul problema stesso.
Il
che non è poco.
L'immagine
del tempo che ci è familiare è: qualcosa che scorre uniforme e
uguale in tutto l'universo. Esiste un presente che è la realtà, il
passato è fisso e immutabile. Il futuro è indeterminato. La realtà
scorre dal passato al presente al futuro. Questa è la struttura di
base del mondo.
Non
è così.
Questa
è un'idea di Newton, di trecento anni fa, che è entrata a far parte
del patrimonio di pensiero di tutti, ma che oggi (XXI secolo)
appare infondata.
Il
presente comune a tutto l'universo non esiste. Gli avvenimenti non
sono tutti ordinati in passati presenti e futuri. C'è un ordine solo
parziale. E vicino. Cioè esiste un presente per il nostro sistema
solare o per qualcosa di un po' più distante, ma non è lo stesso
presente di una galassia lontana.
Inoltre
il tempo scorre a velocità diverse a seconda che siamo più vicini
alla terra, in pianura, o che siamo sull'Everest o su un aereo o su
una base che ruota attorno alla terra a 400 km di distanza. E dipende
anche dalla velocità alla quale andiamo: più velocità, meno il
tempo scorre velocemente.
Non
c'è una durata unica fra due eventi, ce ne sono molte possibili!
Infine,
in fisica, c'è poco che somigli al tempo della nostra esperienza.
A
livello fondamentale il mondo non è fatto di cose, ma di
accadimenti.
La
fisica può descrivere il mondo anche senza usare il tempo.
Da
questo modo senza tempo, come emerge la nostra sensazione che il tempo scorra inesorabile?
Rovelli
dice che dipende dalla nostra prospettiva e dal fatto che la realtà
la vediamo in modo sfocato, parziale. In sostanza, della realtà
vediamo solo una piccola parte: ne siamo ignoranti (della vera
realtà).
Da questa indeterminatezza nasce l'orientamento del tempo:
il passato e il futuro.
Non
continuo. Anche perchè non ho capito tutto.
Ne
ho scritto qui per invogliare qualcuno degli anziani a leggere
questo bel libro, nel quale troverà anche pagine sul ruolo della
memoria (folgorante è la descrizione di come tempo, memoria e
permanenza del ricordo (di una nota appena sentita), ci consenta di
apprezzare un brano musicale).
Forse
a più d'uno sarà capitato di percepire che il tempo scorre più
veloce durante la vecchiaia: interessante saperne di più (sul tempo).
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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