Paure.
(17-110)
Registro
un aumento dei miei timori.
Mentre
organizzavo la mia annuale camminata in montagna (che poi non ho
fatto per altre ragioni) è affiorato in me il timore di non farcela.
Ne è seguita la scelta di mete poco impegnative. È un'evidente
distanza dal mio amico che, tutto entusiasta per la nuova valle
dolomitica prescelta, desiderava percorrere le vie più spettacolari
(ma anche più impervie e faticose). Si sono rovesciati i nostri
ruoli: in tutte le camminate precedenti ero io a spingere per imprese
più ardue, mentre lui frenava sistematicamente.
Un
altro timore. Devo vendere la mia casa e acquistarne un'altra più
adatta a due vecchi.
Temo i contatti che si devono avere coi
potenziali clienti, le difficoltà burocratiche, le trattative per
fissare i prezzi. Mi spaventano anche tutte le fatiche legate al
cambio di casa, soprattutto il trasloco, che, in anni recenti, mi auguravo di
fare annualmente (magari per qualche parente o amico) come occasione
di un grande bello sforzo fisico, che faceva tanto bene alla
salute.
Infine,
poiché le mie finanze non me lo permettono, dovrò darmi da fare
manualmente per ridipingere l'appartamento che venderò: altra fatica
che mi sento sulle spalle.
È
cambiato il mio modo di valutare gli sforzi che mi aspettano, sia
fisici che psichici.
Ora
li temo.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni
private:
holgar.pd@gmail.com
)
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