23 giugno 2017

Test (17-095)

Test. (17-095)
Da tempo, ogni anno, d'estate vado in montagna a camminare, per qualche giorno.
Negli ultimi anni è diventato un test di ... vecchiaia.
Da quando sono entrato nella terza età ho ridimensionato questo tipo di vacanze.
Niente più alte vie da rifugio a rifugio con pesante zaino sulle spalle, niente conquista delle cime più significative (sempre camminando, non certo scalando!), niente sforzi al limite delle nostre possibilità (nostre perchè andiamo sempre in due).
Ma nonostante l'evidente calo delle nostre ambizioni, già l'anno scorso mi sono accorto che oltre al corpo anche la psiche invecchia. Erano diminuite infatti le motivazioni e durante alcune tappe avevo deciso di desistere a causa di difficoltà.

Ora sto preparando le camminate di quest'anno.
Devo dire che le motivazioni ci sono ancora. Andremo (io e il mio amico) in una valle poco conosciuta e poco praticata (da noi s'intende). Con percorsi spettacolari: sulle Alpi, non più sugli Appennini.
E mi è subentrata la paura.
Paura di non farcela, di non riuscire a compiere gli sforzi necessari, di non far fronte alle nuove difficoltà. Diversamente dagli altri anni non ho più la certezza che il mio corpo sia in grado di assecondare le mie scelte.
Anche la preparazione del viaggio non mi entusiasma più.

Forse non è invecchiamento della psiche, ma di consapevolezza di avere uno strumento che non è più all'altezza.
Il mio corpo.

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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