Il
sindaco. (17-096)
Domani
si eleggerà il sindaco della città in cui vivo. Si tratta del
ballottaggio fra i due candidati che hanno avuto più voti al primo
turno, due settimane fa.
Nessuno
dei due mi soddisfa.
Uno
è l'ex sindaco, che ha già governato due anni e che ha dato prova
di cosa non sa fare (o, peggio, di cosa vuol fare: decisioni
autoritarie, semplificative, senza partecipazione dal basso, razziste
a dir poco, a favore di amici degli amici, senza interessi reali per il
bene comune).
L'altro
è persona del mondo imprenditoriale, prestata alla politica, ma di
scarso impegno ideale. Figura piuttosto scialba. Le sue parole
potrebbero essere condivise, ma sono generiche, non preludono ad
alcun cambiamento reale di amministrazione.
Il
mio candidato purtroppo è arrivato terzo.
Forte
la tentazione di non partecipare al voto. Perchè i miei valori non
sono rappresentati da nessuno dei due.
Chi
sarà eletto governerà la città per cinque anni.
La
mia speranza di vita attuale è di 10 anni.
Cioè,
in termini di sindaci, ho ancora la possibilità di sceglierne due.
Non
posso sprecare una possibilità su due e avere come sindaco per i prossimi cinque anni un
razzista.
Domani
andrò a votare e voterò per il meno peggio.
Alla
mia età non posso permettermi il lusso di aspettare la rivoluzione.
Non
ho più tempo.
(L'indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre
2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del
bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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