Rallentare la vecchiaia?
(17-087)
E' necessario che torni
su questo concetto, perchè finora sono stato confuso.
Confrontando la vecchiaia
del sig. Giorgio con quella del mio conoscente sessantasettenne (vedi
17-086), vien da pensare che il primo abbia rallentato la sua
vecchiaia, posticipandola a novant'anni, mentre il secondo l'abbia
anticipata di quasi vent'anni.
Ma ciò non è corretto.
Questa valutazione si
basa ancora, su un'idea che mescola malattia e vecchiaia.
Il sig. Giorgio col suo
stile di vita non ha dato spazio a malattie invalidanti, ma non per
questo ha cessato di invecchiare. A novant'anni è sicuramente
diverso rispetto a dieci anni fa, anche se pare uguale (non l'ho
verificato, ma ne sono quasi sicuro).
Penso che la vecchiaia
proceda per suo conto.
Non si può rallentare,
dunque?
Non penso che l'assenza
di malattie rallenti la vecchiaia (semmai le malattie l'accelerano).
C'è però qualcosa che
fa star meglio il corpo e dunque contrasta il deterioramento dovuto
all'età. Ed è il movimento fisico, l'ossigenazione dei tessuti.
Diverso è passare gli
anni seduti in poltrona (senza interessi, tra l'altro) o passarli in
continua attività e movimento.
Sì, forse in questo modo
la vecchiaia si può rallentare.
Attenzione: si può
soltanto rallentare, non certo fermare.
Un pò quello che mi ha
detto il sig. Giorgio.
(L'indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre
2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del
bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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