25 maggio 2017

Musica (17-080)

Musica. (17-080)
Ho ereditato da mia madre (e forse dalla sua famiglia) la sensibilità verso la musica.
Cioè certa musica mi emoziona profondamente. Me ne sono accorto una volta facendo ascoltare un brano musicale meditativo a mia madre, ormai vecchia. Si mise a piangere. Poichè certa musica ha su di me lo stesso effetto ho capito che si trattava di una questione ereditaria: anche una sua sorella aveva la stessa sensibilità.
Studiando la cosa ho scoperto che vi sono certi suoni capaci di suscitare emozioni. E che la frequenza di certe note produce un effetto o un altro anche variando gli hertz di poche unità: a esempio il la del diapason ha una frequenza di 432hz, ma potrebbe averla di 440 hz. Tale cambiamento produce effetti di maggior aggressività (così mi pare di aver capito).

La musica, specialmente quella classica, ha un effetto calmante e riposante; e perfino lenisce i dolori della vita. In più ha l'effetto di riportare alla memoria un passato piacevole.
Ho scoperto che l'ascolto di musica della mia giovinezza o infanzia, ha su di me un effetto consolante. È capace di farmi ricordare alcuni anni o alcune situazioni particolarmente piacevoli.
Penso che sia una cosa comune ad alcuni, forse a molti.
Per chi ha questa fortuna, durante la vecchiaia si può rivivere la giovinezza attraverso la musica. Ed è un bel passatempo rivivere emozioni e sentimenti del passato senza parole o racconti, ma soltanto con dei suoni.
Lo facevo negli ultimi anni di vita di mia madre, ascoltando insieme a lei i dischi della sua gioventù.
Mi pareva che me ne fosse grata.


(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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