27 aprile 2017

Il vero motivo (17-064)

Il vero motivo. (17-064)
Ho smesso di lavorare circa un anno fa. 
L'ho fatto per un motivo nobile: stare di più con la mia famiglia (consorte, figli, nipoti). 
In seguito, approfondendo maggiormente le mie motivazioni inconscie, ho scoperto che vi era un'altra ragione per smettere: il lavoro richiedeva troppe energie psichiche, che invecchiando, invece, diminuivano.
A distanza di tempo ho trovato un'altra motivazione.
Il mio lavoro richiedeva di essere a contatto con venti persone fisse: i miei compagni di lavoro. Ma in aggiunta dovevo incontrarne almeno 50-70 di nuove ogni anno. 
Rapporti poco profondi, ma non per questo meno impegnativi. 
E logoranti.
Ora, che non ho più tutti questi incontri, mi sento meglio.
Senza rendermene conto, mi ero stancato di vedere tanta gente.

Avanzando cogli anni desidero sempre meno contatti con la gente (spesso superficiali).
Una chiusura?
Forse una pulizia.
Comunque un segno di vecchiaia.

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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