Il vero cambiamento.
(17-065)
Cinque anni fa sono
entrato nella vecchiaia ufficiale (65 anni).
Spaventato dagli anni che
avanzavano, mi son messo a scrutare la mia vita per coglierne segni
di involuzione, di peggioramento.
In effetti ne ho trovati
numerosi.
Tante magagne, grandi e
piccole, che mi hanno fatto dire: eccola la vecchiaia!
Ero prigioniero del
pregiudizio corrente: vecchiaia uguale malattie.
Mi son dato da fare, ho
cambiato stile di vita, soprattutto alimentare, e buona parte di quei
malesseri sono scomparsi o ridimensionati.
Ma allora quali erano i
segni veri di vecchiaia? I segni puri?
Occorreva una attenzione
più profonda, un'analisi più accurata.
E pian piano quei segni
sono apparsi (vedi 17-052).
Sorpresa (almeno per me):
sono segni che riguardano più la psiche del corpo.
Involuzioni caratteriali,
più che perdita di abilità fisiche (ci sono anche quelle, e
preoccupanti, ma sono più decisive quelle psichiche).
Quasi quasi il
cambiamento della mia psiche mi fa dire: adesso a settant'anni
sono realmente entrato nella vecchiaia.
In concomitanza col
cambiamento della psiche.
È la psiche che
mi ha dato il segno più grande di essere diventato vecchio.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Nessun commento:
Posta un commento