Delusioni. (17-060)
Una vita che arriva alla
vecchiaia colleziona una serie di delusioni.
È fisiologico.
Quando le delusioni ti
arrivano dai figli, è doloroso.
Ho un unico figlio,
inevitabile che le mie aspettative si concentrino su di un solo
soggetto.
La delusione non implica
i valori fondamentali di vita.
Mio figlio è una persona
onesta e corretta; si è costruito una professione, è capace di
mantenere sé e la sua famiglia. Ha idee sociali e politiche non
molto differenti dalle mie.
Di che mi lamento dunque?
Della sua scarsa cultura.
Delle sue scarse conoscenze di vita. Della tendenza a seguire mode,
atteggiamenti, indirizzi propri di una società vuota, provinciale,
effimera.
Moderna nel senso
più deteriore del termine, schiava di tendenze indotte da grandi
gruppi economici, senza un briciolo di mentalità critica.
Non sono tanto le mancate
letture che mi fanno soffrire, ma la scarsa considerazione per i
libri, che trasmette ai suoi due figli (tanto ormai si leggerà tutto
sui tablet!) e l'uso di modi di fare tipici della società imposta
dalla tv.
Inorridisco quando ha già abituato suo figlio, in
segno di esultanza, a dargli il cinque,
moda di una cultura profondamente diversa dalla nostra; quando i
libri del bambino sono posti su scaffali alti, irraggiungibili dal
piccolo e non insieme agli altri giochi; quando gli abiti dei bambini
sono firmati con la bandiera statunitense o con il marchio di Walt
Disney; quando i giochi sono prevalentemente di plastica e non di
legno; quando privilegia giochi elettronici con audio, invece di
costruzioni e giochi per lo sviluppo di capacità cognitive.
E poi la scarsa
considerazione che ha per il cibo per i suoi bambini: ha dato
tranquillamente loro il latte vaccino anche a pochi mesi (glielo
somministra anche freddo da frigorifero!), non osserva rigidi orari
per i pasti, non fornisce loro abbondanza di frutta e verdura. E non
si è posto alcun problema sulle vaccinazioni, nonostante che la
letteratura scientifica indipendente consigli di andarci cauti.
I
frutti nascono dall'albero.
Cioè ho le mie
responsabilità.
Fatico a riconoscerle.
Tendo a scaricare le
parti negative della coppia sulla sua compagna.
Non c'è dubbio che lei lo influenzi negativamente, ma se mio
figlio l'ha scelta così è perchè anche lui è fatto della stessa
pasta.
Duro da ammettere.
Sono deluso.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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