Sonnolenza. (17-044)
Si muore di malattia e si
muore di vecchiaia.
Si muore anche per
incidenti.
Così è morto mio padre,
in un incidente stradale.
Gli fu fatale una
distrazione, mentre guidava l'automobile. Circa alla mia età.
La distrazione è un
tratto caratteristico della vecchiaia (almeno della mia).
Le distrazioni ci sono a
tutte le età. A volte sono fatali, se si è in auto.
Se si è vecchi, sono
sempre fatali.
Distrazione è
imparentata con imprudenza.
Da giovani ci si permette
di fare cose che, se vanno storte, finisce in tragedia.
Da vecchi finisce sempre
in tragedia.
Il colpo di sonno in auto
è micidiale.
Solo che a un giovane
capita quando è veramente stanco, magari di sera, dopo una giornata
di lavoro.
A un vecchio può
capitare anche di giorno, semplicemente perchè le energie finiscono
prima e già a metà pomeriggio si è in riserva.
Un giovane di fronte al
colpo di sonno generalmente si riscuote subito, in tempo per evitare
la tragedia.
Un vecchio ritarda di
qualche secondo, in tempo per far avvenire la tragedia.
Ieri pomeriggio ero in
autostrada.
La sonnolenza mi stava
prendendo.
Mi sono accorto di un
momento di sopore, ma mancavano pochi chilometri alla meta.
Avrei voluto tirare fino
a casa.
Imprudenza.
Mi sono fermato in
un'area di servizio. Ho dormito, letteralmente, per qualche minuto.
Tanto è bastato.
Dovrò farlo sempre.
Non è più tempo di imprudenze.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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