Segni. (17-043)
Ho dovuto risolvere un
problema complesso, riguardante la mia economia, i beni da lasciare a
mio figlio, una sistemazione abitativa per me e la mia compagna.
Forse ci sono riuscito,
ma ho impiegato molto tempo.
Mi son chiesto se ciò
sia dovuto a una diminuzione delle mie capacità intellettive (è
all'origine di questo diario, la ricerca di segnali della mia
decadenza, psichica e mentale, e la volontà di registrarli).
A voler guardare più in
profondo, si è trattato piuttosto di una defaillance mista,
non cognitiva in senso proprio. Ho dovuto fare delle scelte che
avevano importanti risvolti emotivi. Insomma nella mia lungaggine ha
giocato anche una certa resistenza nello scegliere un'opzione
piuttosto che un'altra.
Ma non importa: resta il
fatto che ho affrontato con difficoltà e non in scioltezza un grosso
problema.
È un inizio di
involuzione, perchè anche la perdita di determinazione, oltre che di
lucidità, fa parte della decadenza della vecchiaia.
Ricordo la scelta fatta
dai due miei vicini molto anziani: hanno preferito stare al terzo
piano con grandi difficoltà a salire le scale, piuttosto che
trasferirsi al piano terra. In questo caso mi era parsa palese la
difficoltà nell'affrontare un problema a causa dell'età molto
avanzata.
Con tale decadenza
bisogna fare i conti.
Prevenire le scelte
importante e non lasciarle ad anni in cui le capacità sono minori.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni
private:
holgar.pd@gmail.com
)
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