25 gennaio 2017

Morire presto (17-013)

Morire presto. (17-013)
Una conoscente, settantenne, mi dice: "Io non vivrò a lungo."
Non perchè abbia una grave malattia, ma, così, per le condizioni generali della sua vita (fisiche e psichiche).
Anche il mio amico, più giovane di me, mi disse, qualche tempo fa: "Tu vivrai più a lungo di me.", dicendomi implicitamente che lui non durerà a lungo.
A una certa età della vecchiaia, malesseri, stanchezza fisica, malattie vere e proprie (che si cronicizzano), segnali di decadimento fisico, sfiducia nella vita futura deprimono lo slancio vitale.
Ci si arrende al dover finire.
Non ce lo si augura, ma si sente che si può finire presto.
Del resto la vecchiaia è l'età in cui si muore.
Del resto le gioie della vecchiaia sembrano poca cosa.
In questi casi si perde il desiderio di vivere. Di dar battaglia per continuare a vivere.
È una questione psichica.

Bisogna prestare attenzione: in tali condizioni si può morire per davvero.
Si muore quando è la psiche che lo decide.

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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