Morire
presto. (17-013)
Una
conoscente, settantenne, mi dice: "Io non vivrò a lungo."
Non
perchè abbia una grave malattia, ma, così, per le condizioni
generali della sua vita (fisiche e psichiche).
Anche
il mio amico, più giovane di me, mi disse, qualche tempo fa: "Tu
vivrai più a lungo di me.", dicendomi implicitamente che lui
non durerà a lungo.
A
una certa età della vecchiaia, malesseri, stanchezza fisica,
malattie vere e proprie (che si cronicizzano), segnali di decadimento
fisico, sfiducia nella vita futura deprimono lo slancio vitale.
Ci
si arrende al dover finire.
Non
ce lo si augura, ma si sente che si può finire presto.
Del
resto la vecchiaia è l'età in cui si muore.
Del
resto le gioie della vecchiaia sembrano poca cosa.
In
questi casi si perde il desiderio di vivere. Di dar battaglia per
continuare a vivere.
È
una questione psichica.
Bisogna
prestare attenzione: in tali condizioni si può morire per davvero.
Si
muore quando è la psiche che lo decide.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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