Idee
che cambiano.* (17-004)
Ho
cominciato questo diario con l'intenzione di verificare il cambiamento delle
idee col passare degli anni. Era sottointeso che
la causa del cambiamento sarebbe stata la vecchiaia. Insomma mi
aspettavo una qualche forma di involuzione dovuta all'irrigidimento
mentale di un cervello che invecchia. E volevo darne (darmi)
testimonianza.
Invece
sta succedendo altro.
Faccio
l'esempio dell'alimentazione, un argomento che mi sta a cuore.
Fino
ai sessantacinque anni avevo idee ben precise, codificate da decenni
di esperienze, di letture, di seminari, di studi. Poi, per cause
fortuite, mi sono imbattuto in idee nuove, che mi hanno portate ad
altre idee, ancora più nuove e poi ad altre ancora, in un moto
sempre più accelerato.
Altro
che involuzione!
Ho
cominciato un'eccitante viaggio nel futuro.
Sono
ancora stordito dal vortice delle nuove idee.
Le
mie idee sono cambiate perchè nella società sono comparse nuove
cose e io ne sono venuto a conoscenza.
Merito
dell'aver vissuto fino alla terza età.
Una
ventina d'anni fa sono venuto a conoscere che l'industria genetica
stava producendo Ogm, organismi geneticamente modificati.
Mi sono buttato anima e corpo in una crociata contro questo tipo di
scienza, questo tipo di prodotti, soprattutto perchè si trattava di
prodotti agricoli e alimentari.
Sono
ancora convinto che si tratti di una iattura per l'umanità e per
l'ambiente terra.
Ma
quest'anno ho letto il libro I geni manipolati di Adamo,
di Pietro Buffa, genetista molecolare di ambito universitario.
Basandosi su una serie di dati inconfutabili, Buffa azzarda l'ipotesi
che la specie umana sia nata da una manipolazione genetica cosciente del Dna di
Homo habilis e di Homo Erectus.
Due dati mi hanno colpito
profondamente: nessuna altra famiglia di primati si è evoluta
(cambiata) così in fretta; in soli due milioni d'anni si è passati
da Australopitecus a Homo sapiens. Per confronto, l'orango negli
ultimi tredici milioni d'anni non è cambiato affatto; lo scimpanzè
in cinque milioni d'anni ha dato origine al bonobo, che non tutti
definiscono un'altra specie. Perchè l'uomo è cambiato così in fretta? Fortuna?
Di
più. Le mutazioni che hanno portato all'Homo sapiens, sono
sopratutto mutazioni nel gene dell'encefalizzazione e sono in numero
altissimo: ben 18. Questo contrasta con il concetto di casualità che
dovrebbe presiedere, appunto, alle mutazioni. Perchè così tante
mutazioni e tutte a carico di un unico piccolo gene? Altri dati molto
interessanti si possono trovare nel libro di Buffa. Le conclusioni
sono strabilianti. Il libro è da leggere.
Ma
qui mi interessa il cambiamento di idee che è avvenuto (in me): sono
passato dal considerare le manipolazioni genetiche un male assoluto,
all'apprendere che forse la nostra specie umana è proprio frutto di
una di queste manipolazioni.
Cambiamento
radicale.
Ancora
una volta il cambiamento non è avvenuto per involuzione del mio
cervello, ma per il progresso degli studi nella società a cui
appartengo.
Invecchiando
ho cambiato idee, ma solo perchè, avendo vissuto molti anni, ho
visto quello che avviene dopo.
(L'indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre
2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del
bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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