09 gennaio 2017

Idee che cambiano* (17-004)

Idee che cambiano.* (17-004)
Ho cominciato questo diario con l'intenzione di verificare il cambiamento delle idee col passare degli anni. Era sottointeso che la causa del cambiamento sarebbe stata la vecchiaia. Insomma mi aspettavo una qualche forma di involuzione dovuta all'irrigidimento mentale di un cervello che invecchia. E volevo darne (darmi) testimonianza.
Invece sta succedendo altro.
Faccio l'esempio dell'alimentazione, un argomento che mi sta a cuore.
Fino ai sessantacinque anni avevo idee ben precise, codificate da decenni di esperienze, di letture, di seminari, di studi. Poi, per cause fortuite, mi sono imbattuto in idee nuove, che mi hanno portate ad altre idee, ancora più nuove e poi ad altre ancora, in un moto sempre più accelerato.
Altro che involuzione!
Ho cominciato un'eccitante viaggio nel futuro.
Sono ancora stordito dal vortice delle nuove idee.
Le mie idee sono cambiate perchè nella società sono comparse nuove cose e io ne sono venuto a conoscenza.
Merito dell'aver vissuto fino alla terza età.

Una ventina d'anni fa sono venuto a conoscere che l'industria genetica stava producendo Ogm, organismi geneticamente modificati. Mi sono buttato anima e corpo in una crociata contro questo tipo di scienza, questo tipo di prodotti, soprattutto perchè si trattava di prodotti agricoli e alimentari.
Sono ancora convinto che si tratti di una iattura per l'umanità e per l'ambiente terra.
Ma quest'anno ho letto il libro I geni manipolati di Adamo, di Pietro Buffa, genetista molecolare di ambito universitario. Basandosi su una serie di dati inconfutabili, Buffa azzarda l'ipotesi che la specie umana sia nata da una manipolazione genetica cosciente del Dna di Homo habilis e di Homo Erectus. 
Due dati mi hanno colpito profondamente: nessuna altra famiglia di primati si è evoluta (cambiata) così in fretta; in soli due milioni d'anni si è passati da Australopitecus a Homo sapiens. Per confronto, l'orango negli ultimi tredici milioni d'anni non è cambiato affatto; lo scimpanzè in cinque milioni d'anni ha dato origine al bonobo, che non tutti definiscono un'altra specie. Perchè l'uomo è cambiato così in fretta? Fortuna?
Di più. Le mutazioni che hanno portato all'Homo sapiens, sono sopratutto mutazioni nel gene dell'encefalizzazione e sono in numero altissimo: ben 18. Questo contrasta con il concetto di casualità che dovrebbe presiedere, appunto, alle mutazioni. Perchè così tante mutazioni e tutte a carico di un unico piccolo gene? Altri dati molto interessanti si possono trovare nel libro di Buffa. Le conclusioni sono strabilianti. Il libro è da leggere.
Ma qui mi interessa il cambiamento di idee che è avvenuto (in me): sono passato dal considerare le manipolazioni genetiche un male assoluto, all'apprendere che forse la nostra specie umana è proprio frutto di una di queste manipolazioni.
Cambiamento radicale.

Ancora una volta il cambiamento non è avvenuto per involuzione del mio cervello, ma per il progresso degli studi nella società a cui appartengo.
Invecchiando ho cambiato idee, ma solo perchè, avendo vissuto molti anni, ho visto quello che avviene dopo.

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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