Vivi e morti. (16-186)
"Morire è una
conquista universale – un test che è impossibile non superare –
e, pensando a coloro che hanno già varcato la linea di confine, si
può trovare una reale consolazione.
'Si arriva a un momento
nella vita in cui, tra le persone che abbiamo conosciuto, i morti
sono più numerosi dei vivi. E la mente si rifiuta di accettare altre
fisionomie, altre espressioni: su tutte le facce nuove che incontra,
imprime i vecchi calchi, per ognuna trova la maschera che si adatta
di più.' (I Calvino, Le città invisibili).
[...] Più si invecchia e
maggiori sono le perdite cui si va incontro. In particolare
scompaiono le persone amate e da cui si è amati e, quando si sono
perse molte persone care, morire diventa più semplice. La morte
degli altri apre la strada e così i morti aiutano i vivi a morire.
Forse è nel momento in cui diventano più numerosi dei vivi che i
morti possono tener compagnia ai morenti. Deve essere per questo che
morire è tanto più difficile per i giovani."
Da Modi di morire
di Iona Heath, pag 70-71 dell'edizione Italiana; titolo originale:
Matters of Life and Death.
(L'indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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