La libertà del panino.
(16-199)
Quest'anno la mia
compagna, molto abilmente, è riuscita a non preparare pranzi di
natale, ma neppure ha accettato inviti per natale. Risultato:
siamo rimasti soli, a casa nostra. Grande senso di libertà, perchè
figli, nipoti e parenti sono una bellissima cosa, ma anno dopo anno
si ha bisogno di una pausa. Soprattutto quando gli anni di corvè sono molti.
Soprattutto quando si è vecchi.
Mi aveva comunicato
questa sua decisione qualche giorno prima delle feste, immaginando un
natale in cui potesse mangiarsi in santa pace un panino col
gorgonzola (formaggio italiano) e un panino con tonno e cipolline [li
amava suo padre, (ma non a natale!): così la sua scelta minimalista sarebbe stata per
lei seguire le tradizioni].
Pur essendo diventato
crudista vegano, avevo aderito con entusiasmo al menù propostomi: mi
pareva il massimo di libertà (anche nei confronti delle mie diete).
Alla fine non è andata
così.
A natale si è preparata
un pranzo vegetariano, che ho condiviso con lei.
Anche questa è stata
libertà.
(L'indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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