Istinto. (16-196)
Mi sono ritirato dal
lavoro. Ho due cani e quattro nipoti. E una compagna.
La mia vita è tutta qui.
Non ho denaro in
abbondanza per fare viaggi o spassarmela.
Il mio orizzonte si è
molto ristretto.
Eppure quando mi alzo, di
mattina, ho sempre una certa contentezza per quello che faccio. Che
sia l'accompagnar i cani al parco, o sbrigare piccole faccende
burocratiche, o portare i nipoti all'asilo. Perfino andare a far la
spesa.
Ci provo gusto.
Certo, ho anche le mie
passioni: l'alimentazione, i libri, la musica, ma esiste un gusto
primordiale a vivere che oltrepassa i vari interessi della vita.
Il solo vivere mi dà un
certo qual benessere.
Mi dà gioia.
Che sia questo il
cosiddetto istinto di sopravvivenza?
Che sia questo che,
quando si è molto vecchi, scompare e dunque facilita la morte?
(O semplicemente adesso
ho buoni livelli di serotonina, che con l'avanzare dell'età
scompaiono?)
(L'indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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