24 dicembre 2016

Istinto (16-196)

Istinto. (16-196)
Mi sono ritirato dal lavoro. Ho due cani e quattro nipoti. E una compagna.
La mia vita è tutta qui.
Non ho denaro in abbondanza per fare viaggi o spassarmela.
Il mio orizzonte si è molto ristretto.
Eppure quando mi alzo, di mattina, ho sempre una certa contentezza per quello che faccio. Che sia l'accompagnar i cani al parco, o sbrigare piccole faccende burocratiche, o portare i nipoti all'asilo. Perfino andare a far la spesa.
Ci provo gusto.
Certo, ho anche le mie passioni: l'alimentazione, i libri, la musica, ma esiste un gusto primordiale a vivere che oltrepassa i vari interessi della vita.
Il solo vivere mi dà un certo qual benessere. 
Mi dà gioia.
Che sia questo il cosiddetto istinto di sopravvivenza?
Che sia questo che, quando si è molto vecchi, scompare e dunque facilita la morte?

(O semplicemente adesso ho buoni livelli di serotonina, che con l'avanzare dell'età scompaiono?)

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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