Allarme. (16-193)
Ho scritto più volte che
da vecchi bisogna regalare, piuttosto che ricevere regali.
Regalare ciò che si
ha.
Durante la prima parte
della vita si tende ad accumulare oggetti. Poi pian piano si
diminuisce il ritmo degli acquisti, perchè ci si rende conto che si
ha già tanto. Giunti nella vecchiaia si comprende che è giunto il
momento di distribuire ciò che si ha, per non lasciare ai figli
l'incombenza di disfarsi di cose per loro non avranno tanto significato.
Nei primi cinque anni di
vecchiaia sono diventato sempre più cosciente di ciò.
Mi sono
inventato meccanismi per disfarmi di cose inutili.
E anche di quelle utili
(tanto negli anni limitati che mi restano non le userò).
Ma in cinque anni ho
fatto molto poco. Mi è sempre mancato il tempo. Ora, che ho smesso
di lavorare, di tempo potrei averne di più, ma questo non accade.
Ai miei occhi la
situazione sta diventando seria: non ho soluzioni.
Devo mettermici
d'impegno. Altro che una volta a settimana o peggio al mese!
Devo
farlo ogni giorno. Altrimenti alla mia morte i superstiti saranno
sommersi dalle mie cose.
È il momento in cui devo
lanciarmi un grido d'allarme.
Devo cominciare subito e
di gran lena. Sarà un lavoro lungo e faticoso.
Temo di non averne il
tempo.
Strana la vita (almeno in
questa parte del ricco occidente):
fatichi per riempirti di oggetti e
poi devi faticare per liberarti proprio di quegli oggetti.
(L'indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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