21 ottobre 2016

Virgilio (16-163)

Virgilio. (16-163)
Poeta latino, autore dell'Eneide.
Da qualche parte ha scritto: i nipoti coglieranno i tuoi frutti.
La frase sembra abbastanza ovvia. Ma, interpretandola, si rivela ricca di significati e profonda.
Per esempio: perchè non ha detto i figli coglieranno i tuoi frutti?
Sembrava a Virgilio che i frutti veri non fossero raccolti dai figli, se non nel senso dei frutti materiali.
I rapporti fra genitori e figli sono a volte conflittuali, c'è troppo coinvolgimento fra le due parti. 
I figli possono anche misconoscere il patrimonio complessivo dei padri, presi come sono dal fascino del patrimonio economico.
Ma i veri frutti dei nonni sono molto più che una casa, qualche soldo o altri beni.
Coi nipoti, i rapporti sono più distaccati, avvengono fra età che non possono essere antagoniste. Sono rapporti più liberi.
I nostri frutti sono la capacità d'affetto, sono il tempo (!), la trasmissione di valori, un patrimonio di saperi gratuiti, che noi nonni mettiamo a disposizione. Lo facciamo nella tarda maturità o più spesso nella vecchiaia. Un'età in cui ci siamo depurati, i frutti che arrivano sono più umani, più veri.
Solo i nipoti possono raccoglierli.
I nipoti sono fortunati ad avere dei nonni.
Colgono da loro le cose migliori.

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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