08 agosto 2016

Vegetariano (16-117)

Vegetariano. (16-117)
Ho scritto molte volte che il cibo vegetariano è il migliore per l'organismo umano.
Apportatore di una quantità incalcolabile di sostanze utili, antinfiammatorio, antitumorale. 
Non perchè i vegetali siano miracolosi, ma perchè il nostro organismo si è evoluto mangiando cibo vegetale (il cibo animale è presente nell'evoluzione dell'uomo, ma sporadicamente). Siamo quello che siamo in quanto mangiatori di vegetali.
Chi mangia vegetale sta letteralmente meglio di salute.

Eppure si può essere vegetariani e mangiare in modi molto differenti.
Personalmente ho cominciato con la macrobiotica, che non è necessariamente vegetariana, ma relega i prodotti animali a un ruolo secondario.
La macrobiotica pratica un vegetarianesimo cerealicolo: riso, miglio, orzo eccetera, sono il cibo fondamentale (cioè maggiormente equilibrato).
Ma il vegetarianesimo più seguito oggi è quello che fa uso di latticini e uova: temendo per la carenza di proteine in pratica sostituisce la carne e il pesce con il formaggio. Non credo che ciò vada bene, ma non ho dati sufficienti per stigmatizzare questa dieta.
Dalla mia esperienza ho scoperto che soltanto eliminando uova e latticini il mio colesterolo è tornato a valori normali (180), dopo anni di vegetarianesimo con valori ai limiti del pericolo (225mg/dl).
Una variante impropria del vegetarianesimo è la dieta mediterranea, nella quale però è presente il pesce.

La dieta vegana è invece rigorosa nell'eliminare ogni prodotto animale (quindi anche uova e latticini). Da un punto di vista etico è molto coerente, ma è una dieta salutare?
Colin Campbell, il nutrizionista statunitense che ha compiuto lo studio The China Study, (massima ricerca del XX secolo nel campo dell'alimentazione), rifiuta l'etichetta di vegano, pur essendolo, perchè i vegani possono far largo uso di cereali raffinati e di zuccheri. Propone per la sua dieta il nome di naturale e integrale, non industriale.
La sua dieta è quindi vegana, ma anche integrale e a basso contenuto di zuccheri.
In più raccomanda di fare un uso moderato di grassi e sale.

In Europa, soprattutto Svizzera, Germania, Austria, Francia già da tempo (fine XIX secolo) si è affermato il movimento igienista-crudista, che privilegia cibo non riscaldato sopra i 42°C, cioè proprio crudo (una sua variante è la dieta raw-vegan, vegana crudista, oggi di moda negli Stati Uniti). Tale movimento ha trovato sostegno scientifico nelle ricerche di Kouchakoff e poi di Howell nella prima metà del XX secolo.
Questa è dunque la dieta perfetta? Accettando soltanto cibo crudo si eliminano praticamente i cereali e gli zuccheri; essendo vegana si eliminano tutti i prodotti animali.
Ma: nella necessità di sostituire i cibi eliminati si fa largo uso di noci, nocciole, mandorle e affini. Ottimo cibo, ma non se ne può fare man bassa, si tratta di cibo con alta percentuale di grassi (nella verdura e nella frutta i grassi sono poco presenti).

Insomma vegetariani sì, ma con altre limitazioni.
Nella ricerca di un'alimentazione corretta inevitabilmente si eliminano tutti i cibi di provenienza recente (compresi cereali, legumi, cibi cotti), ma è necessario controllare anche il sale e vari altri cibi ai quali siamo abituati e di cui facciamo un uso smodato, ma che erano ignoti ai nostri progenitori (il caffè, per esempio, o le bevande alcoliche).

Si finisce col non mangiare nulla?
Assolutamente no.
Dieta molto restrittiva?
Sì.
Ne vale la pena?
Arrivati nella vecchiaia si può provare cibo che faccia star bene e non più cibo che faccia godere il proprio gusto.
(continua)

L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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